CORSO BLS-D V EDIZIONE
Dal 03 Giugno, 2013 al 03 Giugno, 2013
VEDI ALLEGATO
Si calcola che i casi di arresto cardiaco in Italia siano circa 160.000 per anno dovuti a malattie cardiovascolari ed, in particolare, ad attacco cardiaco. La morte improvvisa fuori ospedale rappresenta inoltre il 91% di tutte le morti improvvise. Dopo 5 minuti dall'arresto cardiaco e senza alcun intervento inizia un danno cerebrale che diventa, dopo 10 minuti, praticamente irreversibile. Per questo è importante che ogni cittadino sia addestrato oltre che ad attivare il sistema di emergenza (118), ad iniziare la semplice manovra della Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP) sotto la guida telefonica degli infermieri della Centrale Operativa 118, per aumentare la percentuale di sopravvivenza. Ogni anno inoltre in Italia 160.000 persone vengono colpite da attacco cardiaco, una ogni 3-4 minuti. Circa 40.000 non sopravvivono e di queste 26.000 muoiono prima di raggiungere l'ospedale, in più della metà dei casi per arresto cardiaco. In tutti i paesi più avanzati dal 1960 sono in atto programmi standardizzati per l'addestramento alla RCP anche dei "laici", divenuti indispensabili dalla introduzione dei defibrillatori in grado di ripristinare un regolare ritmo cardiaco nella maggior parte dei casi di fibrillazione ventricolare, l'aritmia fatale che è quasi sempre alla base dell'arresto cardiaco. Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia: il 44% dei decessi registrati nel nostro Paese negli ultimi anni è causato da tali patologie. Ogni minuto di ritardo prima che venga dato lo shock elettrico riduce del 7-10% la sopravvivenza. Quanto prima la vittima riceve la 1° scarica/defibrillazione, tanto migliore sarà il risultato possibile. In attesa del defibrillatore è utile avviare la Rianimazione Cardiopolmonare. Il defibrillatore semiautomatico esterno (DAE) è un apparecchio in grado di riconoscere autonomamente un ritmo cardiaco che richiede di intervenire con uno shock elettrico per evitare o risolvere l'arresto cardiaco. E' in grado di guidare l'operatore con istruzioni vocali relative alla posizione delle placche e a premere il pulsante per la scarica elettrica. Il DAE è infatti concepito per intervenire su vittime di arresto cardiaco, proprio per questo prive di coscienza, di respiro e di segni di circolo. Lo possono usare anche "operatori non sanitari" purchè addestrati tramite un corso teorico-pratico di almeno 5 ore, autorizzati e coordinati dal Sistema di Emergenza 118.