GIORNATA ETNEA DI MEDICINA DEL LAVORO
Dal 11 Giugno, 2011 al 11 Giugno, 2011
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Questo corso è dedicato alla legislazione e alla indicazioni operative delle Regioni, alla metodologia della valutazione del rischio ed alle situazioni da giustificare e situazioni da approfondire come i dati dei produttori ed i rischi da ROA nei DUVRI, nei PSC e nei POS, determinazione dell’esposizione a ROA: le grandezze, la misura, i limiti Misure di prevenzione e protezione Sorveglianza sanitaria per gli esposti a radiazioni ottiche. I principali rischi per l'uomo derivanti da un'eccessiva esposizione a radiazioni ottiche riguardano essenzialmente due organi bersaglio, l'occhio in tutte le sue parti (cornea, cristallino e retina) e la cute. Gli effetti su tali organi sono in relazione alle lunghezze d'onda delle radiazioni ottiche, in particolare: ULTRAVIOLETTO OCCHIO: fotocheratocongiuntivite (UVB-UVC), cataratta fotochimica (UVB) CUTE:eritema (UVB-UVC), sensibilizzazione (UVA-UVB), fotoinvecchiamento (UVC-UVB-UVA), cancerogenesi (UVB-UVA), VISIBILE. OCCHIO :fotoretinite (in particolare da luce blu, 380-550 nm), CUTE: fotodermatosi, INFRAROSSO OCCHIO:ustioni corneali (IRC-IRB), cataratta termica (IRB-IRA), danno termico retinico (IRA) CUTE: vasodilatazione, eritema, ustioni. La tipologia di effetti dell’esposizione dipende dalla lunghezza d’onda della radiazione incidente, mentre dall’intensità dipendono sia la possibilità che questi effetti si verifichino che la loro gravità. Come per le radiazioni ionizzanti, i danni procurati possono avere un ben preciso rapporto di causa-effetto, cioè è possibile stimare una dose soglia affinché il danno si manifesti (effetto deterministico), oppure può non esserci una correlazione tra causa ed effetto (effetto stocastico). Nel caso in cui la sorgente luminosa sia rappresentata da un laser, gli effetti sopra riportati risultano, nella maggior parte dei casi, amplificati e spesso irreversibili. Questo è dovuto alle caratteristiche che un fascio laser possiede. Anche per questo si parla spesso di rischi indiretti