LE PATOLOGIE PROSTATICHE OGGI
Dal 09 Marzo, 2012 al 09 Marzo, 2012
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Le patologie prostatiche sono oggi in continuo incremento e questo sia per quanto riguarda le forme benigne (IPB e prostatite) sia per i tumori. Questo corso pertanto si occupa di trattare in maniera esaustiva le patologie prostatiche
Il Cancro della prostata rappresenta la patologia neoplastica maligna più diffusa fra i maschi negli USA mentre a livello mondiale la diffusione di tale cancro si colloca al secondo posto dopo il cancro del polmone. Il tasso di incidenza negli Stati Uniti d'America e nella maggior parte dei paesi europei varia da 30 a 50 casi ogni 100.000. Negli stadi iniziali del tumore alla prostata (I e II) e quando le condizioni generali del paziente lo permettono, si può effettuare la terapia chirurgica che consiste nella rimozione radicale della prostata. Con la prostatectomia radicale (PR) si rimuove in blocco la ghiandola prostatica e le vescicole seminali ed e' attualmente considerata il "gold standard" per la cura del tumore prostatico localizzato, per le elevate percentuali di guarigione. Sebbene il miglioramento della tecnica chirurgica (ad esempio tecnica "nerve-sparing") abbia consentito una riduzione delle complicanze postchirurgiche, la loro frequenza e l'impatto sulla qualita' della vita dei malati, impongono una accurata selezione dei pazienti. In alternativa, alcuni Centri eseguono la PR in laparoscopia con riduzione di degenza, costi ed incidenza delle complicanze. La probabilita' di sopravvivenza libera da progressione biochimica di malattia (risalita del PSA) dopo prostatectomia radicale per un tumore localizzato e' a 5, 10, 15 anni pari rispettivamente al 83-94%, 53-91% e 40-57%, anche se a volte può causare complicanze quali disfunzione erettile (circa il 60%) e più raramente incontinenza urinaria (circa il 7%). Il trattamento medico dell’IPB è oggi uno degli argomenti di maggior interesse nel campo dell’urologia. Ciò è dovuto alla introduzione nel mercato da 10-15 anni a questa parte di molecole come gli inibitori delle 5alfareduttasi, degli alfa-litici e la conferma di importanti sostanze quali gli estratti vegetali e la mepartricina. Studi recenti hanno dimostrato come l’uso delle terapie mediche ha portato una riduzione del 40% circa del rischio di ritenzione acuta urinaria ed ha consentito una riduzione del rischio chirurgico in termini rilevanti. Gli alfa-litici sempre più selettivi permettono un buon attacco della patologia prostatica ostruttiva con immediato miglioramento della sintomatologia, la finasteride e la dutasteride inveceriescono a determinare una riduzione del volume ghiandolare nel tempo con conseguente beneficio terapeutico, infine gli estratti vegetali riuniscono alle capacità di efficacia terapeutica anche un importante effetto decongestionante che migliora la componente flogistica che molto spesso si unisce alla componente ostruttiva-irritativa. Per ultimo è stato recentemente dimostrato come l’associazione di queste molecole abbia ulteriormente giovato alla terapia dei molti pazienti affetti da IPB.