PRIMA GIORNATA MEDITERRANEA DI INFETTIVOLOGIA

Razionale del Congresso

 Stiamo attraversando un’ altra era di importanti cambiamenti nella terapia delle malattie infettive, che potrebbe rivoluzionare l’outcome di trattamenti fino a poco tempo fa gravati da importanti effetti collaterali e da risultati spesso deludenti.

Nella terapia della infezione da HIV si prospettano due target di indubitabile importanza:

il primo è rappresentato dalla tendenza sempre più spinta a semplificare i trattamenti, riducendo significativamente il numero di compresse assunte dal paziente, nell’assoluto mantenimento delle efficaci performance terapeutiche .  Tale condizione si associa inevitabilmente ad una riduzione degli eventi avversi, ad una migliorata compliance e aderenza, per conseguenza, a una riduzione di failures virologici.

Il secondo evento, supportato da reports anneddotici  piuttosto recenti, è rappresentato dalla prospettiva, non più impossibile, ma verosimile, di eradicare l’infezione da HIV-1, agendo sperabilmente sui targets santuario del virus, ovvero macrofagi, cellule gliali etc.

Questi due argomenti, unitamente all’approfondimento circa il ruolo dei nuovi farmaci antiretrovirali nei pazienti experienced, saranno affrontati da relatori di assoluto livello internazionale, che si distribuiranno il compito di rendere agevole la comprensione di argomenti spesso complessi, mantenendo un assoluto e rigoroso up to date.Nelle infezioni da HCV e HBV siamo entrati nella storia della medicina. Le nuove terapie antivirali per HBV non hanno tradito le aspettative, dimostrando una elevatissima barriera genetica ed una formidabile efficacia nell’indurre una regressione financo drammatica della cirrosi epatica e delle sue complicanze. Resta aperto il problema della riattivazione della infezione da HBV in corso di immunosoppressione: è questo un argomento multidisciplinare che coinvolge specialisti oncologi, reumatologi, dermatologi, ematologi. L’argomento è reso complesso dalle caratteristiche di HBV che, stante il DNA superavvolto o cccDNA, non può essere eradicato e rappresenta pertanto una minaccia sempre in agguato. Sono in arrivo eccezionali farmaci antivirali diretti (DAAs) su HCV, restituendo dignità ed efficacia ad una terapia spesso bistrattata (PEG Interferone più Ribavirina). Alcuni antivirali antiproteasici li abbiamo già a disposizione, riuscendo ora a raggiungere tassi di SVR superiori al 70% nella popolazione di pazienti difficili, infettati da HCV genotipo 1: telaprevir e boceprevir. Altri antivirali, dotati di meccanismi più complessi e di una efficacia sovente pangenotipica sono in arrivo. I nostri relatori, tutti opinion leaders dotati di prestigio internazionale, si confronteranno su queste terapie antivirali cogliendo anche le implicazioni sociali e di sanità pubblica che ne deriveranno. Da notare anche l’approfondimento sulla terapia antivirale HCV nel paziente sottoposto a trapianto di fegato. Il mondo delle infezioni batteriche e fungine è gravato al momento dalle problematiche derivanti dalla antibiotico resistenza e dalla crescente incidenza in ambito nosocomiale. Le infezioni fungine, in particolare le Candidemie, verranno elaborate passo passo partendo dagli aspetti microbiologici per arrivare alle più recenti prospettive terapeutiche. Molto interessanti saranno le relazioni su Clostridium difficile, per il quale nuovi orizzonti terapeutici appaiono grazie a fidaxomicina e sulle infezioni del paziente cirrotico, argomento che è stato oggetto di recentissime linee guida nazionali. Il problema drammaticamente crescente delle antibiotico-resistenze, essendo fortemente influenzato da caratteristiche geografiche e da abitudini terapeutiche locali, verrà affrontato dimensionandolo al bacino del Mediterraneo, con un occhio puntato alle nuove antibiotico terapie in arrivo sia per Gram positivi (di più) che per Gram negativi (di meno).

Il Congresso verrà concluso con un approfondimento sul paziente settico, nel quale l’approccio è obbligatoriamente multidisciplinare con habitat ristretto alle Unità di Terapia Intensiva. I problemi emocoagulativi in corso di sepsi, difficilissimi da gestire, verranno focalizzati da una appropriata relazione, che offrirà certamente il destro per una approfondita discussione ai vari specialisti convenuti.